Mappa Pollinica
IL CONTENUTO POLLINICO DELL’ARIA
CHIAVE PER L’IDENTIFICAZIONE DEI GRANULI POLLINICI
A cura di Roberto Albertini, Maira Bonini, Michel Thibaudon (Editori)
Con il contributo del Comitato di Rete dell’Associazione Italiana di Aerobiologia
Alberto Pini, Alessandro Travaglini, Susanna Voltolini, Mario Zanca
Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana di Aerobiologia
Roberto Albertini (Presidente), Augusto Arsieni (Vice Presidente), Gianna Moscato (Past President), Gianni Pala (Segretario), Emma Tedeschini (Tesoriere), Maira Bonini (Coordinatore del Comitato di Rete).
Consiglieri: Anna Molinari, Loretta Pace, Ira Pasquarella, Giovanna Pasquariello, Vincenzo Patella, Maria Russo, Salvatore Tripodi, Mariateresa Ventura, Mario Zanca
Versione francese a cura di
Gérard SULMONT Réseau National de Surveillance Aérobiologique (RNSA):
www.pollens.fr |
rnsa@rnsa.fr
Avec la collaboration de Catherine LAINE (Hébécourt 80), Domitille SULMONT (Blois 41)
Nadine DUPUY1, Charlotte SINDT1, Michel THIBAUDON1
QUESTA CHIAVE PRENDE IN ESAME I TAXA POLLINICI PIÚ FREQUENTEMENTE OSSERVATI IN ATMOSFERA E LE CARATTERISTICHE DEI PRINCIPALI TIPI, PER FAVORIRNE L’IDENTIFICAZIONE.
I granuli di polline di alcune piante, soprattutto di quelle a impollinazione anemofila, possono provocare sintomatologia allergica nei soggetti sensibilizzati. I sintomi che si manifestano più frequentemente sono congiuntivite, rinite, tosse, asma.Il contenuto di polline in aria può essere analizzato utilizzando campionatori volumetrici di tipo Hirst. Questi dispositivi aspirano un determinato volume di aria per minuto, provocano l’impatto delle particelle (pollini, spore fungine, polveri …) sospese in aria su un nastro di melinex ricoperto di fluido siliconico. Il nastro, terminato il campionamento (in genere settimanale), viene sezionato secondo i giorni della settimana, montato su un vetrini porta-oggetto, colorato con fuxina e osservato al microscopio. Questo semplice metodo permette l’osservazione e il riconoscimento dei granuli di polline mediante microscopi ottici dotati di ingrandimenti 20x o 40x.
Tutti i grani di polline presentati in questa pubblicazione sono stati fotografati con lo stesso obiettivo ad immersione 100x per facilitare il confronto fra i diversi taxa. Alcuni campioni hanno richiesto l’uso di obiettivi 40x o 20x.
SCHEDE SPECIFICHE E GLOSSARIO
Per i taxa più importanti è possibile accedere a 114 schede specifiche, che definiscono le caratteristiche specifiche dei granuli pollinici di specie tipo, integrate da semplici informazioni di biologia e di botanica.Il glossario, indicato con l’icona:
descrive brevemente il significato di alcuni termini comuni in aerobiologia e palinologia che si ritrovano nei testi di questa pubblicazione.
In ciascuna di queste schede, il “potenziale allergenico” indica la potenzialità di ciascun tipo di polline di provocare sintomatologia allergica nei soggetti predisposti.
Valori di riferimento:
- 0 = nessuno,
- 1 = molto debole,
- 2 = debole,
- 3 = medio,
- 4 = forte,
- 5 = molto forte.
Questo potenziale è diverso dal “rischio allergico” che tiene conto della potenziale allergenicità, della posizione geografica, del periodo e della concentrazione in aria effettivamente raggiunta dai pollini.
Sulle schede è indicato anche, “l’indice di presenza in aria”, calcolato in base alla frequenza delle diverse concentrazioni osservate per ogni taxon, sulla base delle informazioni della Rete Italiana di Monitoraggio in Aerobiologia (R.I.M.A.®) di AIA. Questo indice generale può differire da quelli riferiti a osservazioni locali o regionali, come accade ad esempio nel caso dell’ambrosia.
Valori di riferimento:
- assente = diffusione praticamente assente;
- 0 = diffusione molto bassa;
- 1 = diffusione bassa,
- 2 = diffusione abbondante,
- 3 = diffusione molto abbondante.
FUNZIONALITÀ AGGIUNTIVE
In tutta la chiave sono presenti degli strumenti aggiuntivi indicati di seguito.
Una breve guida sull’utilizzo della chiave.
Un indice con un campo di ricerca.
L’elenco di tutti i Taxa, raggruppato per tipologia.